Tra Tevere e calanchi. Luce rinascimentale. Risplende sull’incanto di colline coltivate con amore. Vigneti ovunque.
Castiglione in Teverina è borgo diVino.
Visiterai il Museo del vino (Muvis) nella vecchia fattoria Vaselli. La sua stupefacente cantina chiamata Cattedrale. Ti delizierai degustando l’ottimo vino di queste parti: il cui sapore tanto somiglia al mite paesaggio che avvolge il paese.
Dall’alba della storia, l’incanto del palato confina con ebbrezza ed entusiamo poetico.

Civita, laddove il kairos, momento supremo dell’incanto, sospende il kronos, il tempo dell’umano e della storia. All’ammirazione stupefatta degli occhi s’apre così lo spazio del miracolo, evento che eccede i confini del quotidiano, facendo irruzione nel teatro della vita di tutti i giorni.

L’essere umano è anello di congiunzione tra cielo e terra, custode del legame tra vita terrena e aldilà.

Così, a spasso per borgo vecchio, acciambellato ai piedi della Rocca medievale, incontrerai quei fantasmi che ancora ne affollano i silenziosi vicoli, le assorte piazzette. Un conte invitato a cena e assassinato. Una popolana ferita a morte da un colpo di archibugio. Una comunità che tiene sotto assedio l’intera guarnigione. Un prete cronista. Uno splendido affresco del tardo Quattrocento. Una Madonna miracolosa e dodici apostoli imprestati alla magia popolare.
Ma anche certi eterni personaggi che, tra astuzia e follia, tra ebbrezza e meraviglia, si persero o salvarono per un bicchier di vino: Ulisse, Don Chisciotte, Don Giovanni!